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La chiave per la tua digestione è amara

  • Immagine del redattore: Vittorio Porretta
    Vittorio Porretta
  • 19 set
  • Tempo di lettura: 3 min

Il gusto amaro è spesso sottovalutato: nella nostra dieta moderna, dolcezza e sapori morbidi dominano la scena, relegando l’amaro a un ruolo marginale. Eppure, la percezione del gusto amaro ha radici antichissime e poteri reali sul funzionamento dell’apparato digerente. Scopriamo insieme come agisce, perché è importante e come riportarlo nella tua alimentazione in modo semplice ed efficace.


Come funziona l’amaro nel corpo

Quando percepiamo un sapore amaro, i recettori del gusto si attivano. Questi recettori non sono solo in bocca, ma anche lungo il tratto digestivo.

L’effetto di questa attivazione comprende:

  • aumento della salivazione, che inizia già la prima fase digestiva e prepara il cibo all’elaborazione.

  • stimolo della produzione di succhi gastrici (acido cloridrico, enzimi digestivi) che favoriscono la scomposizione degli alimenti, soprattutto proteici.

  • aumento del deflusso biliare, utile per digerire i grassi.

  • modulazione dell’appetito: l’amaro può dare un piccolo segnale di sazietà, favorendo di non eccedere.

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Amaro: da usi tradizionali ai nostri giorni

Nel passato, l’amaro era usato soprattutto tramite piante, radici e erbe direttamente: infusi, decotti, preparazioni medicinali che non erano addolcite con zucchero. Erbe come la genziana e il tarassaco venivano prese prima o durante il pasto per stimolare appetito e digestione.

Oggi, molti prodotti (inclusi amari alcolici o digestivi commerciali) tendono a essere molto più dolci, con aromi e sciroppi che attenuano il gusto amaro. Questo può ridurre l’efficacia del segnale amaro: se lo zucchero o dolcificanti mascherano l’amaro, il corpo percepisce meno lo stimolo che attiverebbe i processi digestivi.

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Quando l’amaro fa bene, e quando è meglio fare attenzione

Benefici evidenziati:

  • risoluzione o miglioramento di disturbi digestivi lievi (dispepsia, senso di pienezza post-pasto, gonfiore) mediante uso di piante amare come la genziana.

  • utile specialmente se abbinato a pasti ricchi o pesanti per aiutare nella digestione grazie alla stimolazione biliare e enzimatica.

Attenzione si rende necessaria se:

  • hai gastrite, ulcera o reflusso gastroesofageo: in questi casi l’amaro, specie sotto forma concentrata o in preparati alcolici, può irritare.

  • usi liquori o digestivi fortemente alcolici: l’alcool può irritare la mucosa e neutralizzare alcuni benefici.


Consigli pratici per riportare l’amaro nella tua alimentazione

Ecco tre abitudini che puoi iniziare subito:

  • Elimina lo zucchero nel caffè (o riducilo molto): se il gusto amaro del caffè è coperto dallo zucchero, perdi parte del potere stimolante su saliva e succhi gastrici. Prova a berlo “nero” o con poco zucchero, per sentire meglio l’amaro e favorire la digestione.

  • Preferisci verdure amare come contorno: valorizza la rucola, il radicchio, la cicoria, l’indivia, le erbe aromatiche amare. Aggiungile fresche nell’insalata o saltate con un filo d’olio. La presenza costante di queste verdure aiuta ad abituare il palato al gusto amaro.

  • Prepara infusi o tisane con erbe amaricanti: genziana, tarassaco, assenzio, centaurio. Bevili a fine pranzo o cena, o anche mezz’ora prima del pasto (fase cefalica), se vuoi stimolare appetito e digestione. Evita di aggiungere zucchero: è l’amaro stesso che è il veicolo del beneficio.

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Piccolo schema per un utilizzo consapevole

Momento

Cosa fare

Perché funziona

Prima del pasto

Infuso o tisana amara o mangiare qualcosa di verdura amara

Stimola appetito e produzione dei succhi digestivi

Durante il pasto

Contorno amaro, niente zucchero nei condimenti molto dolci

Mantiene attivazione dei recettori amari durante la digestione

Dopo il pasto

Infuso amaro o bere caffè con gusto amaro puro

Favorisce digestione, riduce senso di pesantezza

Conclusione

Il gusto amaro non è solo una questione di sapore “forte” o “poco piacevole”: è un segnale antico che il nostro corpo riconosce e utilizza per attivare funzioni digestive essenziali. Ridurre lo zucchero e preferire verdure amare, usando anche infusi autentici sono gesti semplici ma potenti per il benessere digestivo.

Se inizi ad applicare anche solo una di queste pratiche, potresti già sentirne i benefici nel giro di pochi giorni: meno gonfiore, più leggerezza, migliore appetito.

 
 
 

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