Fruttani e Disturbi Intestinali: cosa sapere
- Vittorio Porretta
- 4 set
- Tempo di lettura: 2 min
Cosa sono i fruttani?
I fruttani sono carboidrati complessi formati da catene di fruttosio. Non possediamo gli enzimi necessari a digerirli: per questo arrivano intatti all’intestino crasso, dove vengono fermentati dalla flora batterica. Questa fermentazione può produrre gas e causare diversi sintomi intestinali, soprattutto nei soggetti sensibili.

Perché possono dare problemi
Quando i fruttani vengono fermentati nell’intestino, si generano gas e acqua. Questo processo, se eccessivo, può portare a:
• gonfiore e pancia distesa
• dolore o crampi addominali
• meteorismo e flatulenza
• alterazioni dell’alvo (diarrea o stitichezza)
Chi soffre di colon irritabile (IBS) è particolarmente sensibile alla presenza di fruttani nella dieta.

Alimenti ricchi di fruttani
I fruttani sono presenti in molti cibi comuni, ad esempio:
• Cereali integrali: frumento, segale, orzo, farro e derivati
• Verdure: aglio, cipolla, carciofi, asparagi, cavolini di Bruxelles, finocchi, barbabietole...
• Legumi e frutta secca: ceci, lenticchie, pistacchi, anacardi...
• Frutta: cachi, cocomero, pesche, albicocche...
• Additivi alimentari: inulina e FOS (usati come fibre o prebiotici in vari prodotti)

La dieta Low FODMAP
I fruttani rientrano tra i FODMAP, carboidrati fermentabili che possono aggravare i sintomi intestinali.
La dieta Low FODMAP prevede:
1. Eliminazione temporanea degli alimenti ricchi di FODMAP (tra cui i fruttani).
2. Reintroduzione graduale per capire quali cibi e in quali quantità sono tollerati.
Questo approccio deve essere seguito con la guida di un professionista, per evitare restrizioni inutili e carenze nutrizionali.
Come gestire i disturbi
Se soffri di gonfiore persistente, dolori o altri disturbi digestivi, è importante rivolgersi a una figura specializzata come un nutrizionista per un percorso personalizzato e adeguato alle proprie esigenze.
Conclusione
I fruttani non sono dannosi per tutti, ma in chi ha colon irritabile o disturbi intestinali funzionali possono peggiorare i sintomi. Un piano nutrizionale personalizzato, costruito insieme a un professionista, permette di ridurre il gonfiore e migliorare la qualità di vita senza rinunciare al piacere del cibo.
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